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Ancora ipo

Testimonianza di Elena, 36 anni, paziente che soffre di ipotiroidismo

Dopo un anno di intensi cambiamenti credo di poter finalmente tirare qualche somma e raccontarvi la mia esperienza.

Circa 11 anni fa mi viene diagnosticato l’ipotiroidismo. La causa scatenante credo sia stato il radicale cambio di stile di vita passando dall’università al mondo del lavoro nel giro di 2 mesi.

Da ragazza assolutamente normale con vita ed abitudini regolari, che si alimentava in maniera normale mangiando qualsiasi cosa e senza mai aver avuto problemi di peso, mi sono ritrovata in meno di un anno ad aver preso 12kg, accusando stanchezza e sonnolenza continua. Nei momenti peggiori ho addirittura pensato di essere diventata asmatica perché il solo camminare per brevi tratti in salita o salire le scale mi causava un affanno indicibile ed assolutamente anormale per una ragazza di soli 25 anni senza nessun tipo di patologia. Inutile dirvi che vedevo il mondo ricoperto da una patina nera ed anche le mie relazioni personali ne risentivano enormemente.

I 3 medici (tre!) che mi visitarono in questi primi anni di ipo concordarono tutti nel dirmi che la mia malattia era irreversibile e che l’unica cura era prendere l’Eutirox.

Essendo all’epoca piuttosto giovane l’idea di prendere un medicinale a vita, e sapere che questo medicinale avrebbe praticamente atrofizzato uno dei miei organi, non mi piaceva affatto. Da lì la decisione di non assumere Eutirox e tentare autonomamente di dimagrire e migliorare la mia salute.

Dopo 2 anni e mezzo il cambiamento arriva: cambio lavoro e nazione. Da sedentaria passo a camminare non meno di 1,30h al giorno ed involontariamente cambio anche l’alimentazione: non mangio più pasta e aumento invece il consumo di carne/pesce/verdura. In 6 mesi perdo 12kg senza neanche rendermene conto. I valori del TSH (in genere intorno a 6) scendono a 4. E fino a qui non assumo nessun medicinale, non vado in palestra e non sto a dieta.


L’idillio dura 3 anni poi mi viene offerto un lavoro in Italia e decido di ritornare. Mia madre, benché la mia salute non dia segni di cedimento, mi “costringe” ad andare presso un noto centro in Toscana per effettuare una visita ed esami accurati sulla tiroide. Gli esami, a detta della Dottoressa che mi segue, “non evidenziano alcun tipo di problema quindi, se vuole, possiamo rivederci tra un anno”. Inutile dire che dopo un anno le mie preoccupazioni sono diventate altre e non sono mai più tornata in quell’ospedale.

Dal momento del mio ritorno cambia nuovamente il mio stile di vita ridiventando sedentario. La pasta fa di nuovo da padrone nella mia dieta e riduco drasticamente il consumo di carne, pesce e verdura per questioni di orario e di tempo. Fortunatamente il nuovo lavoro mi concede orari regolari e anche il livello di stress è gestibile, tuttavia il mio peso lentamente riprende a salire fino a quando mi ritrovo ancora una volta addosso i famosi 12 kg che pensavo di essermi lasciata alle spalle.

Aspetto fisico a parte la mia salute non sembra risentirne, accuso sonnolenza eccessiva solo dopo i pasti. In quei momenti restare sveglia anche sotto grossi carichi di lavoro è quasi impossibile e non capisco perché.

Nel settembre del 2013 decido di rivolgermi ad un dietologo che basandosi sul mio stile di vita, o per meglio dire sul mio livello di sedentarietà, e sulle mie analisi (generiche) mi fornisce una dieta che prevede un consumo di 1500/1600kcl circa al giorno. Dal momento in cui inizio questa dieta comincio a pensare di poter impazzire: la fame è l’unico pensiero dal momento in cui mi sveglio fino a quando vado a dormire, ma essendomi prefissata degli obiettivi cerco di resistere. A novembre dello stesso anno incontro per la prima volta il Dott. Colosi che è un ginecologo. Nel corso della visita il Colosi riprende in mano le analisi da me fatte 2 anni prima nel rinomato centro toscano e mi chiede quale tipo di alimentazione io stia seguendo per dimagrire e per l’insulinemia. In un primo momento non capisco, poi il dottore mi mostra le vecchie analisi evidenziandomi il fatto che la mia curva da carico di glucosio è completamente sballata e che da tempo dovrei seguire un tipo di alimentazione adatta sia per questo tipo di problema che per la tiroide.

Sono a dir poco sbalordita. Nessuno fino a quel momento mi aveva mai detto che ero alle soglie del diabete. Ma la sorpresa reale comincia dopo che il Dott. Colosi* mi parla dell’alimentazione paleo e mi indirizza verso il collega Andrea Luchi**. La dieta paleo infatti include tutti quegli alimenti tassativamente proibiti da qualsiasi dietologo. Con una grossa dose di scetticismo inizio questo nuovo percorso.

In 10 mesi perdo circa 9 kg, la sonnolenza dopo i pasti scompare, il colesterolo e i trigliceridi si abbassano drasticamente e sprizzo energia da tutti i pori. Solo la tiroide continua a dare segni di squilibrio saltando da un valore all’altro ed arrivando ad un picco di 8 TSH.

Non so come, ma sospetto attraverso i gruppi visitati dal Dott. Luchi, scopro il gruppo “Ancora Ipo”. Passo i primi mesi a leggere storie come la mia, con dettagli diversi o molto simili ma un denominatore comune: qualcuno non ci ha curato o lo ha fatto molto male!

Il passo successivo è scegliere da chi farmi visitare perché dopo qualche mese nel gruppo mi è chiaro che la tiroide secca e la terapia compensativa sembrano essere la risposta al mio problema.

Scelgo il Dott. Vergini che mi prescrive Nature Thyroid, la tiroide secca americana. Non so da dove cominciare l’elenco dei cambiamenti, tutti a risvolto positivo!

  • Inizio immediatamente a sgonfiarmi: nonostante il dimagrimento mani, piedi e addome erano gonfi. Ho dovuto cambiare posto alla fede che ormai mi cade dalla mano se non tengo le dita serrate.
  • I dolori mestruali, che ho avuto per tutta la mia vita, che mi riducevano in lacrime, a casa in malattia e che mi hanno portato ad un operazione 12 anni fa SONO COMPLETAMENTE SCOMPARSI. Il ciclo stesso da 5 giorni è passato a 3. Percepisco fortemente l’ovulazione che prima passava invece inosservata.
  • Il mio intestino si è regolarizzato.
  • Non c’è un motivo preciso ma è come se io abbia bevuto il siero del buon umore, e come ho scritto al Dott. Vergini, mi sento pervasa da un generale senso di benessere.
  • Le mie ovaie, da sempre micro-policistiche, sono diventate multi follicolari ma questo credo sia merito anche della paleo, il Dott. Colosi me lo aveva anticipato all’inizio del percorso.
  • L’energia ricevuta dalla paleo sembra aumentare ulteriormente, non dormo più il pomeriggio, neanche nel fine settimana, e semplicemente perché non ho più sonno.

I cambiamenti/miglioramenti non sono stati solo questi ma ho preferito elencare i più eclatanti.

Voglio chiudere questo testimonial ringraziando in ordine cronologico: il Dott. Colosi che per primo mi ha parlato della paleo, il Dott. Luchi che mi ha spiegato come nutrirmi per vivere in maniera sana, i fondatori del gruppo Ancora Ipo che mi hanno dato, insieme a tutti gli utenti, molta speranza e mi hanno fatto infine conoscere il Dott. Vergini che ha chiuso il cerchio di un percorso che oggi so essere quello giusto!

 

* direttore del Centro di Medicina della Riproduzione della Asl di Grosseto
**medico presso l’Asl di Grosseto amministratore del gruppo FB Tiroide Approccio Evolutivo